Ring Type Joint - RT J

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Ring Type Joint - RTJ - Introduzione

I Ring Type Joint - RTJ sono le guarnizione metalliche originariamente progettate per le condizioni di alta pressione e alta temperatura tipiche dell'industria petrolifera. Sono utilizzati principalmente in ambito Oil&Gas, ma sono comunemente impiegati nelle valvole, flange di linea e apparecchiature in pressione di altri servizi industriali, poiché sono adatti ad applicazioni che coprono l'intero range di pressione e temperatura dei servizi industriali.

Flange e RTJ - Classificazione
STD API 6A API 6B API 17D
Pressure Range up to 20.000 psi up to 5.000 psi up to 20.000 psi
Ring Type Joint - RTJ R, RX, BX R (Oval and Octagonal) SRX*, SBX
Field of application Valves, Wellheads, Oil & Gas production systems Industrial piping, standard connections Subsea

 

*L'ultima versione della API 17D non supporta più l'uso degli SRX, ma questi possono ancora essere utilizzati come pezzi di ricambio per le apparecchiature esistenti.

I Ring Joint - RTJ possono essere realizzati con qualsiasi materiale metallico, ciascuno caratterizzato da una durezza massima HBW o HRC. Per i materiali Soft Iron, Low Carbon Steel, F5, F410 e gli acciai austenitici, i valori di durezza massima sono quelli indicati da ASME B16.20 e API6A. Per gli Alloy i valori di durezza riportati nella tabella oltre sono i valori massimi di durezza indicati dal dipartimento tecnico di Carrara. Si noti che secondo le specifiche API 6A e API 17D, i Ring Joint RTJ realizzati in Soft Iron e Low Carbon Steel devono essere protetti con zincatura elettrolitica (electroplated zinc) fino a uno spessore massimo di 8μm. Infatti il ferro dolce e l'acciaio a basso tenore di carbonio sono materiali suscettibili alla corrosione, quindi la zincatura preserva l'integrità della guarnizione durante lo stoccaggio e aiuta a prolungarne la durata quando in servizio.

Ring Type Joint - RTJ - Hardness

A riguardo della durezza delle guarnizioni Ring Type Joint.

Usualmente il materiale della guarnizione Ring Joint deve avere una durezza 20÷30 HB inferiore a quella della groove delle flange, per evitare danni e garantire una deformazione adeguata della guarnizione per una tenuta efficace. La durezza di ciascun materiale è parzialmente esplicitata nella ASME B 16.20 a negli std API, ma restano esclusi da questa lista gli Alloy e i Superalloy.

Tabella materiali
MATERIAL UNS Max HB Max HRC Material Code
Soft Iron - 90 56 D
Low CS - 120 78 F
4-6 Cr 1/2 Mo K41545 130 72 F5
F 410 S41000 170 86 S 410
F 304 S30400 160 83 S 304
F 316 S31600 160 83 S 316
F 347 S34700 160 83 S 347
F 44 (SMO 254) S31254 180 90 S31254
F51 (DUPLEX) S31803 230 99 S31803
F55 (SUPER DUPLEX) S32760 200 93 S32760
M400 (Monel®400) N04400 200 93 N04400
Alloy 600 N06600 200 93 N06600
Alloy 625 N06625 200 93 N06625
Alloy 800 N08800 200 93 N08800
Alloy 825 N08825 200 93 N08825
Alloy C276 N10276 200 93 N10276
Titanium Gr.2 R50400 215 97 R50400

Talora può essere necessario ridurre la durezza superficiale delle guarnizioni Ring Joint RTJ e in questo caso è necessario contattare Carrara per avere conferma della fattibilità tecnica della riduzione richiesta.

La principale ragione per ridurre la durezza superficiale delle guarnizioni Ring Joint RTJ è il miglioramento della resistenza alla corrosione. In particolare, l'obiettivo è dissolvere i carburi lungo i bordi dei grani, che si formano durante il processo di produzione, in modo da esaltare la resistenza alla corrosione del materiale. Questo risultato viene ottenuto attraverso un trattamento di solubilizzazione ad alta temperatura. Di seguito si descrive la correlazione tra riduzione della durezza e Sulfide Stress Cracking (SSC). La necessità di ridurre la durezza superficiale è indirettamente legata alla diminuzione del rischio di Sulfide Stress Cracking (SSC) e di altre forme di criccatura ambientale in condizioni corrosive. Diversi standard industriali, in particolare NACE MR0175/ISO 15156, regolano il controllo della durezza dei materiali per aumentarne la resistenza alla corrosione, specialmente nei sour service environment tipici dell'industria Oil & Gas. Per approfondire i processi di trattamento termico, si consiglia la consultazione dell'ASM Handbook, pubblicato dall'ASM International (American Society for Metals). In particolare, il Volume 4 del "Heat Treating Handbook" fornisce informazioni sugli effetti dei trattamenti termici sulle superleghe come l'Inconel 625, spiegando come tali trattamenti possano ridurre la durezza influenzando contemporaneamente altre proprietà meccaniche.

Quali sono gli effetti della solubilizzazione sulle proprietà meccaniche?

Chiarito l'obiettivo principale, ottenere una guarnizione Ring Joint RTJ resistente alla corrosione e altamente insensibile al SSC, è importante evidenziare che il trattamento di solubilizzazione influisce anche su altre proprietà del materiale. Ecco di seguito una sintesi dei principali cambiamenti:

  • Resistenza a trazione: può diminuire leggermente, ma resta relativamente elevata, poiché la solubilizzazione riduce la densità dei precipitati duri (come carburi e nitruri) formatisi durante l'invecchiamento.
  • Resistenza a snervamento: diminuisce in modo significativo, ma mantiene comunque un buon livello di resistenza meccanica.
  • Allungamento: aumenta, migliorando la duttilità e la capacità del materiale di deformarsi senza rompersi.
  • Tenacità: migliora, poiché la riduzione della durezza diminuisce la fragilità. Questo aspetto è particolarmente importante nelle applicazioni che richiedono deformazioni plastiche.

In conclusione, la riduzione della durezza superficiale dei Ring Joint tramite solubilizzazione è un passaggio fondamentale per garantire che gli stessi mantengano un elevato livello di resistenza alla corrosione, bilanciando al contempo le proprietà meccaniche per ambienti operativi particolarmente esigenti.

Ring Type Joint - RTJ - Certificati e Test dei Materiali

I ring Type Joint - RTJ sono guarnizioni metalliche. I materiali con cui essi sono realizzati, barre e anelli forgiati, sono corredati di certificato 3.1 che qualifica la composizione chimica, i trattamenti termici a cui è stato sottoposto e le proprietà meccaniche in accordo alle ASTM, o altri standard, di riferimento. In caso di trattamenti termici supplementari, per esempio per ridurre la durezza superficiale, può far parte del set di documenti anche il report del trattamento termico di solubilizzazione.

I test non distruttivi NDT che possono essere eseguiti sul prodotto finito sono quelli del rilievo dimensionale e della ispezione superficiale VD, della durezza superficiale HBW e dei liquidi penetranti PT. Possono essere eseguiti, sui provini del materiale impiegato per la produzione, test meccanici supplementari: Charpy Test e di Corrosione Intergranulare

Ispezione visivo dimensionale VD: l'ispezione visivo-dimensionale VD è un processo di controllo non distruttivo utilizzato per verificare la conformità di un componente rispetto a specifiche progettuali, disegni tecnici e standard di riferimento. Questo tipo di ispezione si basa su due aspetti fondamentali, l’analisi visiva della superficie per identificare eventuali difetti evidenti e la misurazione delle dimensioni per assicurare che il pezzo rientri nelle tolleranze previste.

Test durezza Brinell HBW: il rilievo della durezza sui Ring Type Joint (RTJ) è un controllo fondamentale per garantire che questi elementi di tenuta soddisfino i requisiti di resistenza meccanica e compatibilità con le superfici di accoppiamento. La durezza dei RTJ è parzialmente regolamentata dagli standard API 6A e ASME B16.20, poiché non tutti i metalli sono contemplati, e sono dettagliate le modalità esecutive del test. Il test di durezza sui RTJ viene effettuato con metodi non distruttivi Brinell (HBW), e il controllo viene eseguito almeno su un punto del RTJ come prescritto da API 6A.

Test dei liquidi penetranti - PT: é un metodo di controllo non distruttivo utilizzato per individuare discontinuità superficiali su materiali metallici. Il procedimento inizia con la preparazione della superficie, che deve essere accuratamente pulita per eliminare qualsiasi contaminante che possa ostacolare la penetrazione del liquido. Una volta resa idonea, la superficie viene ricoperta con un liquido penetrante, solitamente di colore rosso o fluorescente, che grazie alla sua bassa tensione superficiale riesce a insinuarsi nelle eventuali discontinuità. Dopo un tempo di attesa variabile, il penetrante in eccesso viene rimosso con cura, facendo attenzione a non asportare quello che si è depositato all'interno dei difetti. A questo punto si applica un rivelatore, una sostanza in grado di assorbire il penetrante intrappolato nelle discontinuità e riportarlo in superficie, rendendolo visibile sotto luce bianca o ultravioletta, a seconda del tipo di liquido utilizzato. L'ispezione visiva permette così di identificare eventuali imperfezioni, evidenziate da macchie colorate o fluorescenti. Terminato il controllo, la superficie viene ripulita dai residui del test.

Charpy Impact Test: noto anche come prova d’impatto Charpy, è un metodo utilizzato per valutare la tenacità a frattura di un materiale, ovvero la sua capacità di assorbire energia prima di rompersi sotto un impatto improvviso. La prova si svolge utilizzando un provino metallico, generalmente delle dimensioni standard di 55 mm di lunghezza, 10 mm di larghezza e 10 mm di spessore. Il campione viene colpito esattamente nel punto mediano e l’energia assorbita dal materiale prima della sua frattura viene calcolata come differenza tra l’energia iniziale del pendolo e quella residua dopo l’impatto. Questo valore, solitamente espresso in Joule (J) o piede-libbra (ft-lb), indica la resistenza all’impatto del materiale testato. La prova di Charpy viene impiegata per verificare il comportamento dei materiali in condizioni di stress dinamico e per determinare il passaggio dalla fase duttile a quella fragile, Ductile-Brittle Transition Temperature DBTT. Alcuni materiali, come gli acciai, possono infatti diventare più fragili a temperature più basse. Per questo motivo, il test viene spesso eseguito a diverse temperature per identificare la soglia alla quale il materiale perde la sua capacità di assorbire energia senza rompersi in modo improvviso. L’industria impiega il test di Charpy in numerosi settori dove è fondamentale garantire che i materiali utilizzati abbiano una resistenza adeguata agli urti e alle condizioni estreme. Inoltre, questa prova è un requisito chiave nel controllo qualità, permettendo di verificare che il materiale soddisfi gli standard di sicurezza previsti per ogni specifica applicazione.

Test di corrosione intergranulare: il test di corrosione intergranulare è una prova fondamentale per valutare la resistenza di un materiale metallico, in particolare degli acciai inossidabili e delle leghe di nichel, alla corrosione che si sviluppa lungo i bordi dei grani cristallini. Questo fenomeno, noto come corrosione intergranulare, può verificarsi quando il materiale è stato esposto a temperature elevate o a trattamenti termici inadeguati, causando la precipitazione di carburi di cromo ai bordi dei grani. Questa condizione può ridurre significativamente la resistenza alla corrosione, rendendo il materiale vulnerabile a fenomeni di degrado anche in ambienti normalmente non aggressivi. Il test viene eseguito immergendo i campioni in soluzioni chimiche aggressive, progettate per simulare condizioni di esercizio che potrebbero favorire l'insorgere della corrosione intergranulare. La scelta del metodo di prova dipende dalla composizione della lega e dall'ambiente di utilizzo. Alcuni dei test più comuni prevedono l’uso di soluzioni contenenti acido solforico, acido nitrico o soluzioni ferriche, a seconda del tipo di materiale analizzato. Esistono diverse normative internazionali che regolano l’esecuzione del test di corrosione intergranulare. Tra le più importanti vi è la ASTM A262, che definisce cinque metodi di prova per valutare la suscettibilità alla corrosione intergranulare negli acciai inossidabili austenitici. Un altro riferimento fondamentale è la ASTM G28, specificamente dedicata alle leghe a base di nichel, mentre per le leghe di titanio viene spesso adottata la ASTM G67. Nel contesto europeo, il test è regolato dalla norma ISO 3651, che stabilisce metodi di prova analoghi per verificare la resistenza degli acciai inossidabili alla corrosione intergranulare in vari ambienti.

Ring Type Joint - RTJ - Style R - RX - BX

Le guarnizioni Ring Joint RTJ Style R, che coprono i rating fino a 5000 psi, sono prodotte in conformità agli standard ASME B16.20 o API 6A. Sono disponibili nelle configurazioni ovali e ottagonali, entrambe compatibili con le groove ottagonali delle moderne flange. Le superfici di tenuta delle guarnizioni Ring Joint RTJ sono arrotondate per il tipo ovale e smussate a 23° per il tipo ottagonale. Le guarnizioni Ring Joint RTJ devono avere una finitura superficiale non superiore a 1,6 μm Ra ed entrambe le forme, ovale e ottagonale, possono essere realizzate con un diametro di passo modificato per adattarsi a specifiche designazioni di flange non standard.

Pipe Size, NPS, by Pressure Class
Nominal Pipe Size ASME B16.5 API 6B ASME B16.47 Series A
  150 300 600 900 1500 2500 720-960 2000 3000 5000 150 300 600 900
1/2" - R11 R11 R12 R12 R13 - - - - - - - -
3/4" - R13 R13 R14 R14 R16 - - - - - - - -
1" R15 R16 R16 R16 R16 R18 R16 R16 R16 R16 - - - -
1-1/4" R17 R18 R18 R18 R18 R21 R18 R18 R18 R18 - - - -
1-1/2" R19 R20 R20 R20 R20 R23 R20 R20 R20 R20 - - - -
2" R22 R23 R23 R24 R24 R26 R23 R23 R24 R24 - - - -
2-1/2" R25 R26 R26 R27 R27 R28 R26 R26 R27 R27 - - - -
3" R29 R31 R31 R31 R35 R32 R31 R31 R31 R35 - - - -
3-1/2" R33 R34 R34 R34 - - - - - R37-R89 - - - -
4" R36 R37 R37 R37 R39 R38 R37 R37 R37 R39 - - - -
5" R40 R41 R41 R41 R44 R42 R41 R41 R41 R44-R90 - - - -
6" R43 R45 R45 R45 R46 R47 R45 R45 R45 R46 - - - -
8" R48 R49 R49 R49 R50 R51 R49 R49-R99 R49-R99 R50 - - - -
10" R52 R53 R53 R53 R54 R55 R53 R53 R53 R54-R91 - - - -
12" R56 R57 R57 R57 R58 R60 R57 R57 R57 - - - - -
14" R59 R61 R61 R62 R63 - R61 R61 R61 - - - - -
16" R64 R65 R65 R66 R67 - R65 R65 R66 - - - - -
18" R68 R69 R69 R70 R71 - R69 R69 R70 - - - - -
20" R72 R73 R73 R74 R75 - R73 R73 R74 - - - - -
22" R80 - - - - - - - - - - - - -
24" R76 R77 R77 R78 R79 - - - - - - - - -
26" - - - - - - - - - - - R93 R93 R100
28" - - - - - - - - - - - R94 R94 R101
36" - - - - - - - - - - - R98 R98 R105

La guarnizione Ring Joint Style RX rappresenta una versione avanzata del Ring Joint Style R. La geometria modificata del Ring Joint Style RX è stata progettata sia per generare un'auto-energizzazione, migliorando così l'efficienza della tenuta sia per poter essere utilizzato e adattarsi alle groove ottagonali designate per i Ring Joint Style R. Pertanto lo Style R e RX possono dirsi intercambiabili, al netto della quota verticale, l'altezza del ring joint. Questa differenza di altezza tra i Ring Joint RTJ Style R e RX deve essere considerata attentamente durante l'installazione perché influenza la distanza tra le due flange assemblate. Per applicazioni sottomarine su infrastrutture esistenti il Ring Joint Style RX è ancora utilizzato anche se sono stati introdotti specifici design (SRX option A e B).

Pipe Size, NPS, by API 6B Pressure Class
Ring Number 720-960 and 2000* 2900* 3000 5000
RX20 1 1/2 ... 1 1/2 1 1/2
RX23 2 ... ... ...
RX24 ... ... 2 2
RX25 ... ... ... 3 1/8
RX26 2 1/2 ... ... ...
RX27 ... ... 2 1/2 2 1/2
RX31 3 ... 3 ...
RX35 ... ... ... 3
RX37 4 ... 4 ...
RX39 ... ... ... 4
RX41 5 ... 5 ...
RX44 ... ... ... 5
RX45 6 ... 6 ...
RX46 ... ... ... 6
RX47 ... ... ... 8**
RX49 8 ... 8 ...
RX50 ... ... ... 8
RX53 10 ... 10 ...
RX54 ... ... ... 10
RX57 12 ... 12 ...
RX63 ... ... ... 14
RX65 16 ... ... ...
RX66 ... ... 16 ...
RX69 18 ... ... ...
RX70 ... ... 18 ...
RX73 20 ... ... ...
RX74 ... ... 20 ...
RX82 ... 1 ... ...
RX84 ... 1 1/2 ... ...
RX85 ... 2 ... ...
RX86 ... 2 1/2 ... ...
RX87 ... 3 ... ...
RX88 ... 4 ... ...
RX89 ... 3 1/2 ... ...
RX90 ... 5 ... ...
RX91 ... 10 ... ...
RX99 8** ... 8** ...
RX201 ... ... ... 1 3/8
RX205 ... ... ... 1 13/16
RX210 ... ... ... 2 9/16
RX215 ... ... ... 4 1/16

* Data are for information only, only for gasket replacement on old assets
** Crossover flange connection.

Anche le guarnizioni Ring Joint Style BX prodotti in conformità con gli standard ASME B16.20, API 6A e API 17D per l'uso su flange API 6BX in sistemi di pressione fino a 20.000 psi, sono da considerarsi guarnizioni energizzate. Se installate correttamente, queste guarnizioni consentono il contatto diretto delle facce delle flange, garantendo un confinamento completo sia sui diametri interni che esterni. Nei Ring Joint Style BX é incorporato un foro di bilanciamento della pressione per equalizzare di eventuali spinte idrauliche generate nelle groove.

Pipe Size, NPS, by API 6BX Pressure Class
Pipe Size, NPS, by API 6BX Pressure Class
Ring Number 2000 3000 5000 10000 15000 20000
BX-150 ... ... ... 11 1/16 11 1/16 ...
BX-151 ... ... ... 11 3/16 11 3/16 11 3/16
BX-152 ... ... ... 2 1/16 2 1/16 2 1/16
BX-153 ... ... ... 2 9/16 2 9/16 2 9/16
BX-154 ... ... ... 3 1/16 3 1/16 3 1/16
BX-155 ... ... ... 4 1/16 4 1/16 4 1/16
BX-156 ... ... ... 7 1/16 7 1/16 7 1/16
BX-157 ... ... ... 9 9 9
BX-158 ... ... ... 11 11 11
BX-159 ... ... ... 13 5/8 13 5/8 13 5/8
BX-160 ... ... 13 5/8 ... ... ...
BX-161 ... ... 16 3/4 ... ... ...
BX-162 ... ... 16 3/4 16 3/4 16 3/4 ...
BX-163 ... ... 18 3/4 ... ... ...
BX-164 ... ... ... 18 3/4 18 3/4 ...
BX-165 ... ... 21 1/4 ... ... ...
BX-166 ... ... ... 21 1/4 ... ...
BX-167 26 3/4 ... ... ... ... ...
BX-168 ... 26 3/4 ... ... ... ...
BX-169 ... ... ... 5 1/8 ... ...
BX-170 ... ... ... 6 5/8 6 5/8 ...
BX-171 ... ... ... 8 9/16 8 9/16 ...
BX-172 ... ... ... 11 5/32 11 5/32 ...
BX-303 30 30 ... ... ... ...

Queste guarnizioni sono fondamentali per garantire la sicurezza e l'affidabilità delle connessioni nei sistemi petroliferi e gas offshore, riducendo il rischio di perdite e guasti nelle operazioni sottomarine.

  • Gli SBX sono compatibili con flange API tipo BX, ma progettati per garantire una maggiore sicurezza nelle installazioni subsea.
  • Gli SRX sono utilizzati in flange compatibili con gli RX, ma ottimizzati per connessioni a tenuta elevata e applicazioni subacquee.

L'industria Offshore Oil & Gas impone severi requisiti per per queste guarnizioni, a causa delle condizioni critice e dei di rischi di corrosione tipiche dell'ambiente sottomarino. Per distinguere i Ring Type Joint sottomarini dalle versioni topside, viene aggiunto il suffisso "S", che indica la presenza di un foro di passaggio nella sezione trasversale della guarnizione per equalizzare la pressione, prevenendo il blocco della pressione durante l'assemblaggio subacqueo.

Le guarnizioni Style SBX e SRX sono tenute progettate per l'uso in tutte le attrezzature nello scopo e in conformità allo standard API 17D. L'API 17D definisce due opzioni di foratura per i fori di passaggio della pressione, denominate Opzione A e Opzione B. A eccezione di questa caratteristica, le SBX Ring Type Joints conformi all'API 17D restano identiche alle BX Ring Type Joints conformi all'API 6A.

 

Ring Type Joint - RTJ - Subsea

Le guarnizioni Style Norsok IX Seal Rings sono progettate per l'uso in connessioni a flange compatte, come specificato nello standard Norsok L-005. Quando la connessione flangiata viene assemblata, il serraggio dei bulloni spinge la flangia contro le superfici di tenuta coniche, sul diametro esterno della IX Seal Ring. L'assemblaggio a flangia compatta incorpora due tenute: la primaria, formata dalla IX Seal Ring, e la secondaria, generata dallo stress di tenuta applicato al tallone della flangia. Come per le guarnizioni API Ring Type Joint, le IX Seal Rings sono prodotte con estrema cura e la scelta dei materiali è fondamentale per prevenire la corrosione. Un codice colore viene utilizzato per identificare il tipo di metallo della guarnizione.

Ring Type Joint - RTJ - Norsok L 005 IX

Lens Gasket DIN 2696

Un'altra guarnizione metallica per flange è la Lens Gasket. Essa è progettata per adattarsi a flange ove la superficie di tenuta è sferica. Le Lens Gasket offrono una tenuta metal-to-metal che garantisce alta integrità nelle severe condizioni di alta pressione e alta temperatura.

Questo tipo di sistema di tenuta si riferisce allo standard DIN 2696, sebbene anche altri standard per flange potrebbero essere modificati per adottare questo sistema di tenuta. Come per tutte le guarnizioni metalliche, il materiale del Lens Ring deve essere più morbido del materiale della flangia per garantire che il carico di compressione causi la deformazione della guarnizione, preservando la flangia. La distribuzione dei carichi di compressione aiuta a prevenire un eccessivo stress sulla guarnizione. Secondo la DIN 2696, i materiali disponibili sono generalmente limitati a specifiche leghe di acciaio al carbonio e acciaio inossidabile, anche se alternative possono essere fornite su richiesta.

R-Octogonal
R-Octogonal